Servizio radioelettrico marittimo
Il servizio è rivolto a tutti i proprietari, armatori o utilizzatori delle unità da diporto che installano ed utilizzano per il solo soccorso e sicurezza impianti radioelettrici operanti nel servizio mobile marittimo (VHF fisso o portatile, MF/HF, EPIRB, AIS, ecc.).
Regolamentato dal Codice delle Comunicazioni elettroniche, questo servizio è istituito con Decreto Legislativo n. 259 del 1° agosto 2003 e s.m., il riferimento normativo che disciplina le reti e i servizi di comunicazione elettronica.
Gli operatori radio, in servizio su navi di diversa nazionalità, inclusi la nautica da diporto e i pescherecci, devono conoscere le stesse procedure di comunicazione, riferite alle varie situazioni, comprese quelle di emergenza.
L’utilizzo a voce del canale VHF 16 frequenza 156.800 MHz è destinato esclusivamente alla chiamata e al soccorso. Durante la navigazione tutte le unità devono mantenere un ascolto permanente su questo canale internazionale, che è utilizzato anche dalle Stazioni Radio Costiere (SRC) per trasmettere gli avvisi ai naviganti come avvisi di burrasca e di tempesta.
Il bollettino Meteomar, viene elaborato dall’Aeronautica Militare ed è diffuso dalle Stazioni Radio Costiere, viene trasmesso di continuo sul canale VHF 68 frequenza 156.400 MHz.
La rete delle Stazioni Radio Costiere italiane è un sistema di comunicazioni marittime che utilizza diverse frequenze per garantire la sicurezza e l’assistenza alla navigazione lungo le coste italiane. Queste stazioni, sia in VHF che in MF/HF, sono distribuite lungo la penisola e le isole, e sono gestite da enti come la Guardia Costiera e altre autorità marittime.
L’immagine è indicativa e le zone di copertura delle Stazioni Radio Costiere sono soggette a variazioni.
Nautica da diporto
La navigazione da diporto è quella effettuata a scopi sportivi o ricreativi senza fini di lucro.
Per poter installare il VHF a bordo, che permette di operare nell’ambito del servizio mobile marittimo ai fini del soccorso e della sicurezza, è necessaria la Licenza di esercizio radioelettrico e, per il suo utilizzo, occorre richiedere almeno il Certificato limitato di operatore Radiotelefonista (RTF).
Installazione: Per installare un apparato VHF di tipo fisso non è necessaria alcuna ispezione o collaudo ma è tuttavia necessario che sia di tipo notificato e munito di Dichiarazione di Conformità in lingua italiana, rispondente alla direttiva RED 2014/53/UE (d.lgs. 128/2016), che abroga e sostituisce la precedente direttiva 1999/05/CE (d.lgs. 269/200).
L’installazione a bordo deve essere accompagnata dalla:
- Licenza di esercizio radioelettrico per natanti, imbarcazioni e navi da diporto, relativa alle generalità dell’impianto radio installato. Attenzione, la licenza scade ogni 10 anni.
Utilizzo: Per usare l’apparato VHF è necessaria un’abilitazione. Il comandante (o altra persona a bordo) che utilizza la ricetrasmittente deve essere in possesso del:
- Certificato limitato RTF senza esami che permette l’utilizzo di apparati installati a bordo di natanti o imbarcazioni aventi stazza lorda inferiore alle 150 tonnellate, con potenza inferiore a 50 Watt, non codificati con il codice MMSI e che quindi non impiegano funzioni DSC (*).
(*) Questo significa che è possibile utilizzare apparati VHF muniti di chiamata selettiva digitale (DSC – Digital Selective Call) purchè tali funzioni non siano “attivate”, ovvero non sia stato memorizzato il codice MMSI del natante o dell’imbarcazione.
Il sito internet nautica.mimit.gov.it consente di presentare on line, tramite identità digitale, le domande relative all’Esercizio radioelettrico per unità da diporto e al Certificato limitato RTF.
Leggi il volantino
Cosa è necessario:
- l’accesso al Portale MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) tramite identità digitale (SPID o CIE) al seguente link: https://nautica.mimit.gov.it/
- una copia di un documento d’identità e una fototessera in formato JPEG;
- una foto in formato JPEG;
- versamento tramite PagoPA di un contributo di 0,52 Euro e due marche da bollo da 16,00 Euro ciascuna, direttamente nella piattaforma;
- Al termine si potrà scaricare il certificato in originale digitale.
Per maggiori informazioni: Servizio radioelettrico marittimo
L’esercizio di apparati codificati con il codice MMSI e quindi per utilizzare gli stessi con funzioni DSC attivate, è necessario ottenere un certificato generale o limitato di operatore GMDSS da conseguirsi previo esami presso le sedi abilitate.
Certificati GMDSS
L’utilizzo di apparati radioelettrici a bordo di navi di qualsiasi tipo è subordinato al possesso da parte degli operatori di un Certificato che garantisca un livello di competenza adeguato al servizio da svolgere.
- Certificato Generale di operatore GMDSS (GOC – General Operator Certificate), idoneo per qualsiasi tipo di nave in qualunque area di navigazione A1, A2, A3, A4.
- Certificato Limitato di operatore GMDSS (ROC – Restricted Operator Certificate), idoneo per qualsiasi tipo di nave impegnata in viaggi in area oceanica A1, ossia dove è disponibile il solo servizio radio nella gamma delle VHF
- Long Range Operator Certificate (LRC), idoneo solo per navi non soggette alla convenzione SOLAS in qualunque area di navigazione A1, A2, A3, A4.
- Short Range Operator Certificate (SRC), idoneo solo per navi non soggette alla convenzione SOLAS impegnate in viaggi in area oceanica A1, ossia dove è disponibile il solo servizio radio nella gamma delle VHF.
Il rilascio ed il rinnovo dei suddetti certificati è di competenza della Direzione Generale per i Servizi Territoriali (DGST) del Ministero in Roma. Come previsto dal recente Decreto direttoriale 23 febbario 2024 (Commissione GMDSS) lo svolgimento degli esami potrà essere effettuato online da remoto.
Per maggiori informazioni: Servizio radioelettrico marittimo
Altri certificati
- Certificati limitati “VHF-RTF/DSC EPIRB” e “MF-RTF/DSC EPIRB” per l’uso a bordo di pescherecci operanti entro 40 miglia dalla costa e nel mare Adriatico.Il primo abilita il possessore ad operare su pescherecci impegnati in area A1, ossia in zone coperte dal servizio in VHF, mentre il secondo abilita il possessore ad operare su pescherecci impegnati sia in area A1 che in area A2, ossia in zone non più coperte dal servizio in VHF ma solo dal servizio in MF/HF.
- Certificato limitato di radiotelefonista per navi senza esami: è idoneo per l’utilizzo di apparati installati a bordo di navi di stazza lorda inferiore a 150 tonnellate, con potenza inferiore a 50 Watt, non codificati con il codice MMSI e che quindi non impiegano funzioni DSC (*).
(*) Questo significa che è possibile utilizzare apparati sia VHF che MF/HF muniti di chiamata selettiva digitale (DSC – Digital Selective Call) purchè tali funzioni non siano “attivate”, ovvero non sia stato memorizzato il codice MMSI della nave. L’esercizio di apparati codificati con il codice MMSI e quindi per utilizzare gli stessi con funzioni DSC attivate, è necessario ottenere un certificato generale o limitato di operatore GMDSS da conseguirsi previo esami presso le sedi abilitate.
Il rilascio ed il rinnovo dei suddetti certificati è delegato agli Ispettorati Territoriali essendo destinati a servizi che richiedono conoscenze meno approfondite.
Per la presentazione delle domande è possibile utilizzare la piattaforma nautica.mimit.gov.it
GMDSS (Global Maritime Distress Safety System)
Il GMDSS è un sistema di comunicazione radio a copertura globale concepito per il soccorso e la sicurezza in mare facente parte della convenzione SOLAS (Safety Of Life At Sea).
Si tratta di una convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare elaborata dall’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO).
Il GMDSS ha apportato numerose innovazioni nelle procedure di comunicazione via radio fra navi, con le stazioni radio costiere e le Autorità Marittime (Capitanerie di Porto).
Queste innovazioni hanno portato modifiche delle caratteristiche agli apparati VHF e MF/HF, rispetto a quelli precedentemente in uso, e sia modifiche nelle procedure di soccorso e sicurezza in mare.
Il sistema GMDSS, al fine di garantire una maggiore efficacia del soccorso, utilizza una combinazione di servizi radio mobili marittimi in banda di frequenza a lunga distanza HF (3-30 MHz) e banda di frequenza a media distanza MF (1,6-3 MHz), oltre alla banda VHF (156-163 MHz) a breve distanza e sistemi satellitari.Il sistema è stato concepito affinché la richiesta di soccorso inviata da una nave in difficoltà, che si trova a navigare in una qualsiasi area marittima (Aree A1, A2, A3, A4), raggiunga direttamente o tramite altre navi nelle vicinanze, una delle stazioni MRCC (Centro di Coordinamento per il Soccorso in Mare) che provvederà ad organizzare i soccorsi.
Definizione di aree marittime
- Area A1: Coperta da una stazione costiera radiotelefonica VHF che effettua servizio di ascolto continuo in (DSC) canale 70 frequenza 156.525 MHz: tipicamente 20-30 miglia nautiche.
- Area A2: Coperta da una stazione costiera radiotelefonica MF che effettua servizio di ascolto continuo in (DSC) frequenza 2.187,50 kHz: tipicamente 100 miglia nautiche.
- Area A3: Coperta da una stazione costiera radiotelefonica in MF/HF che effettua servizio di ascolto continuo in (DSC) frequenza 4-6-8-12-16 MHz e da satelliti a non più di 76° di Latitudine Nord e Sud. Sono escluse le Aree A1 e A2.
- Area A4: Regioni polari oltre i 76° N/S, mediante stazioni costiere in MF/HF con DSC e da satelliti.
DSC (Digital Selective Calling)
I ricetrasmettitori nautici tradizionali, oltre ad essere equipaggiati con apparecchiature voce VHF o con VHF + MF/HF, sono equipaggiati anche con apparecchiature in DSC, ovvero VHF/DSC o MF/HF/DSC, in modo che le stazioni riceventi localizzino subito l’imbarcazione, consentendo la trasmissione digitale dei dati identificativi della stazione quali:
- Il codice MMSI (codice identificativo di 9 cifre)
- Le coordinate con la posizione (latitudine e longitudine) e orario forniti dal GPS
- Natura del pericolo (affondamento, incendio, collisione, ecc. da impostare sul menù dell’apparato radio)
In particolare nelle situazioni di emergenza, il lancio del Distress avviene in modo automatizzato “a tutte le stazioni” e l’utente deve solo premere il tasto rosso per non meno di cinque secondi per farsi localizzare ed evitando così di trasmettere questi dati in fonia dove spesso vengono mal interpretati, specie se la comunicazione avviene in lingua diversa.
La chiamata selettiva digitale è una tecnica di trasmissione codificata che consente di:
- Trasmettere e ricevere una richiesta di soccorso
- Trasmettere e ricevere l’accusa di ricevuto dalla richiesta di soccorso
- Ritrasmettere una richiesta di soccorso rimasta senza accusa di ricevuto
- Trasmettere chiamate di urgenza, di sicurezza e di routine
Per essere abilitata ad operare in DSC, all’unità viene assegnato un numero esclusivo di chiamata MMSI, questo codice di identificazione composto da nove cifre, sarà memorizzato in laboratorio dal rivenditore sugli apparati VHF/DSC o MF/HF/DSC.
Con il DSC non si parla ma si scambiano dati digitali.Le comunicazioni DSC sono suddivise in quattro priorità:
- Soccorso (Distress): segnale di emergenza
- Urgenza (Urgency) messaggi critici ma non immediatamente pericolosi
- Sicurezza (Safety) informazioni rilevanti per la navigazione
- Routine (Routine) comunicazioni generali di carattere privato
Le radio Classe A (utilizzate sulle navi professionali SOLAS) possono inviare messaggi di emergenza, urgenza, sicurezza e routine. Le radio Classe E (per unità che non operano in ambito SOLAS come il diporto o i pescherecci) offrono funzionalità DSC di base, come la chiamata selettiva e l’invio di allarmi, ma non supportano tutte le funzioni avanzate della Classe A. Le radio Classe D (comuni sulle imbarcazioni da diporto) supportano solo i messaggi di emergenza, urgenza e sicurezza.
Il DSC ripeterà l’alert di soccorso in automatico ogni quattro minuti e fino al ricevuto acknowledgement inviato da un’altra nave autorizzata, oppure essere interrotta nel caso in cui si fosse in grado di continuare la procedura con l’invio a voce del messaggio di distress.
Il Distress del DSC opera sul canale VHF 70 frequenza 156.525 MHz o in MF 2187,5 kHz, per questo motivo tali canali non possono essere utilizzati per la fonia o qualsiasi altro servizio.
La procedura prevede che dopo l’invio del Distress Alert, in DSC, l’operatore GMDSS passi sul canale 16 in VHF o su 2182.0 kHz in MF per l’invio a voce della chiamata e del messaggio.
MMSI (Maritime Mobile Service Identity)
La richiesta di soccorso in mare è una procedura di salvataggio che vede la mobilitazione di un gran numero di mezzi, quali aerei, navi, ed allerta di centri medici.
Ad ogni stazione di nave, viene assegnato un MMSI proprio, così come il nominativo internazionale e non può essere ceduto ad altra unità.
Si distingue la nazionalità con le prime 3 cifre che compongono il MID (Maritime Identification Digit) che nel caso dell’Italia è 247. Le rimanenti 6 cifre sono assegnate dall’autorità competente.
Nel caso delle stazioni costiere come anche le Capitanerie di porto, il MID viene spostato dopo le prime 2 cifre, ad esempio l’MMSI della stazione di Roma Radio è 002470001 e di Palermo Radio è 002470002.
Al fine di facilitare l’attivazione delle procedure operative di soccorso è necessario richiedere al Ministero un codice identificativo M.M.S.I. in riferimento alle dotazioni radio installate a bordo dell’unità. Nella procedura di richiesta è necessario dichiarare che la stazione radio di cui è dotata la propria unità sarà utilizzata da un operatore con abilitazione opportuna (GOC, ROC, LRC, SRC) e garantire che le apparecchiature verranno utilizzate solo per traffico di soccorso/sicurezza.
Assegnazione del codice MMSI (identificativo di stazione operante nel servizio mobile marittimo)
Quando una stazione opera nel servizio mobile marittimo è necessario identificare la stazione stessa con il codice M.M.S.I. – (Maritime Mobile Service Identity).
L’assegnazione dei codici M.M.S.I., limitatamente ai natanti, alle imbarcazioni da diporto ed alle unità abilitate alla pesca costiera, litoranea e locale, è delegata agli Ispettorati Territoriali. Occorre pertanto richiedere l’assegnazione del codice M.M.S.I. all’Ispettorato Territoriale della Regione in cui l’imbarcazione è iscritta (per le unità immatricolate) o della regione di residenza del richiedente (per i natanti).
Sul sito del Ministero sono pubblicati i moduli per:
- Richiesta Assegnazione Codice M.M.S.I. per natanti e imbarcazioni da diporto (contiene la nota informativa, la cui sottoscrizione è necessaria in quanto è ammesso che il richiedente non possieda competenze specifiche sull’uso di apparati DSC)
- Richiesta Assegnazione Codice M.M.S.I. per unità da pesca costiera, litoranea o locale
Fatta eccezione della casistica per diporto e per unità da pesca, per tutti gli altri casi l’assegnazione è di competenza della Direzione Generale per i Servizi Territoriali (DGST) del Ministero delle Imprese e Made in Italy in Roma.
Per maggiori informazioni: Servizio radioelettrico marittimo
Sistema AIS (Automatic Identification System)
Il sistema di Identificazione Automatica AIS, consente di monitorare la posizione, la velocità, la rotta, tipo di navigazione ed altre rilevanti informazioni delle unità in prossimità dotate di transponder AIS. Attualmente gli AIS si dividono in:
- Classe A è obbligatorio per le navi con stazza lorda superiore a 300 tonnellate.
- Classe B non è obbligatorio, installato solitamente a bordo di pescherecci o imbarcazioni da diporto, più limitato nella potenza erogata, nel numero di informazioni e nella frequenza con cui vengono trasmesse.
Esistono dei modelli solo riceventi (AIS passivi) e modelli transponder (AIS Attivi) in grado di ricevere e trasmettere. La banda utilizzata è quella VHF su due canali 87B frequenza 161.975 MHz e 88B frequenza 162.025 MHz ed è per questo motivo che, a differenza delle onde radar, l’AIS riesce a superare anche ostacoli, come ad esempio isolotti, insenature, piccoli promontori.
Con questa apparecchiatura è possibile inviare e ricevere messaggi ad unità presenti nel raggio di azione di circa 20-25 miglia, al fine di prevenire incidenti.
L’uso di A.I.S. è consentito anche con il solo Certificato limitato di operatore radiotelefonista per navi con e senza esami in quanto il loro impiego non richiede conoscenze sul GMDSS.
Classificazione delle unità da diporto:
- Natante: unità di lunghezza pari o inferiore ai 10 metri
- Imbarcazione: unità con lunghezza superiore ai 10 metri e fino a 24 metri
- Nave: unità con lunghezza superiore ai 24 metri